Verso il Congresso dell 'UV: l'immigrazione.

Scrivere d’immigrazione, non è senz’altro semplice, in questo momento poi, si rischia di toccare nervi scoperti e di cadere nella retorica. Ma lo si voglia o nò, l’immigrazione adesso, é prima di essere una risorsa come afferma qualcuno, un problema sociale anche per la nostra Regione. Non sono un esperto di politica internazionale, ma questo dramma dell’immigrazione nasce da vicende internazionali, che vedono al centro l’ Africa ed  hanno come comune denominatore, una mai sopita volontà di controllo commerciale, da parte dell’Occidente, delle grandi risorse ambientali ed energetiche africane, con poca considerazione delle popolazioni locali. Sui tavoli internazionali l’Italia poi, ha avuto delle posizioni ambigue e soprattutto non autorevoli.
La politica di controllo e di gestione dell’Immigrazione, è bene ribadirlo, è una competenza STATALE.
Anche nella nostra Valle sta assumendo, seppur in maniera minore di altre regioni, le connotazioni di problema sociale. Il fenomeno dell’immigrazione è, acuito anche da noi, dall’incessante fiume di notizie sui giornali ed sui new media (es. facebook, twitter) con cui ci troviamo confrontati ogni giorno.
Al di là di queste considerazioni, ritengo che sia necessario anche per il nostro movimento, confrontarsi su questo tema. Sono, personalmente convinto, che l’immigrazione irregolare debba fermata, mentre l’immigrazione debba essere gestita e governata, attraverso un rigido controllo dei flussi migratori. Il ministro Minniti ha iniziato a voltare pagina su questo tema, ma va dato atto al ministro Salvini, per la prima volta, di aver battuto i pugni sul tavolo in maniera rude e di aver, in questi primi mesi,  ridotto drasticamente i flussi migratori dall’Africa (su altre immigrazioni, come quella Cinese con i suoi annessi e connessi, dico io, però non dice nulla) e posto il problema sui tavoli delle Cancellerie Europee, vedremo…
In Valle, i Sindaci dell’Union Valdôtaine hanno già a suo tempo, messo in discussione il modello di accoglienza SPRAR e nessuno vi ha aderito, seppur sollecitati dal Governo nazionale e dall’Anci, per i costi, soprattutto organizzativi, che comportava per i nostri Enti, vediamo ora il nuovo governo come procederà.
Come Movimento,  dobbiamo concentrarci su questo tema, in due modi: il primo ponendo, attraverso i nostri eletti, la giusta attenzione ai provvedimenti legislativi in discussione ed alle loro ricadute sulla nostra Comunità.Il secondo, analizzando le  politiche sociali su questo fenomeno, perché i Valdostani percepiscono male, l’ attenzione tutta particolare che il nostro sistema Welfare dedica a queste fasce d’immigrati regolari, come per esempio l’organizzazione di corsie preferenziali nell’assistenza sociale, la presenza di vantaggi nell’assegnazione delle case di edilizia residenziale pubblica, solo per fare alcuni esempi. Queste provvidenze, seppur previste da norme nazionali ed addirittura europee, vengono giudicate inique dalla popolazione, che qui ha lavorato ed ha contribuito alla crescita del benessere della nostra Regione.
La concessione di tutta una serie di provvidenze derivano però dall’applicazione d’ indicatori di reddito che penalizzano  o addirittura non consentono la concessione di tutta una serie di aiuti sociali a molti nostri concittadini : dalla retta per il nonno in micro comunità, al pagamento del ticket sanitario, alla borsa di studio per i figli… e l’elenco potrebbe essere lungo.E’ necessario impegnarci a rivedere completamente le fasce di accesso e questi indicatori di reddito, per garantire, a chi ha lavorato per raggiungere il benessere della nostra Valle,  l’accesso agli stessi servizi.
Queste azioni di revisione delle fasce di accesso agli indicatori di reddito, non sono una novità, la Provincia Autonoma di Bolzano si è già confrontata con questo tema e lo ha risolto. Rivediamo le soglie  di accesso all’ISEE, cerchiamo di studiare a fondo il problema e di porre in atto delle soluzioni , prima che sia troppo tardi.

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