È stato detto e ripetuto, in questi anni, che l’istruzione deve essere una delle priorità dell’Union Valdôtaine e della politica Valdostana. Negli anni il nostro movimento è stato uno dei protagonisti nell’elaborazione di politiche, che hanno dedicato risorse cospicue a questo settore, sia per la formazione dei nostri insegnanti che per la costruzione di strutture, moderne e decentrate sul territorio. Nonostante ciò, l’ondata di disaffezione tra gli insegnanti, è cresciuta in questi ultimi anni, e si è acuita con il tentativo di applicazione del modello “Buona Scuola”. Questo fatto, è un segnale preoccupante e mette in luce una certa mancanza di attenzione di alcuni responsabili del mondo scolastico e politico Valdostano, per questa nostra storica priorità, protetta anche da norme particolari del nostro Statuto di Autonomia. Non parliamo del maldestro tentativo, poi rientrato, del Governo Leghista/Autonomista di cancellare l’Assessorato alla Pubblica Istruzione.
Ritengo quindi, che sia utile ed urgente riannodare i contatti con il complesso mondo della scuola e dell’istruzione, per sviluppare una politica di sviluppo attenta a questo importante settore.
E’ banale ricordare come in tutte le società, il sistema dell’istruzione sia determinante e strategico, per mantenere posizioni di preminenza sia in ambito nazionale che internazionale, le classifiche dell’OCSE sono lì per testimoniarlo. Per il futuro, i nostri insegnanti e le nostre insegnanti devono essere messi in condizioni di lavoro migliori, per poter trasmettere efficacemente ai nostri giovani, gli strumenti culturali e tecnici, utili per costruire il loro futuro.
La Valle d’Aosta ha bisogno che la politica accentui la sua attenzione su questi temi, per dare nuovo impulso al sistema dell’istruzione e della formazione. Tutto ciò, perché la scuola Valdostana deve continuare a giocare un ruolo di protagonista nel sistema complesso della formazione, anche in periodi di crisi economica o tagli di bilancio. In questo modo, il nostro Movimento testimonierà la reale importanza che attribuisce all’istruzione e alla formazione, strumento di base per la costruzione di una Valle d’Aosta sempre più competitiva ed al passo con le nazioni più evolute.
Ricordo che giace nei cassetti della Giunta Regionale, un rapporto sullo stato del patrimonio edilizio/scolastico della nostra Valle. Questo rapporto, elaborato con la collaborazione di tutti i comuni, ha messo in evidenza la necessità di intervenire con azioni importanti sulle strutture scolastiche per adeguarle ai nuovi criteri di sicurezza, anti sismicità ed alle esigenze delle nuove tecnologia d’insegnamento (collegamenti alla fibra ottica, spazi fisici più ergonomici).E’ necessario, che i nostri eletti dedichino un attenzione tutta particolare a questo tema.
Il nostro sistema educativo non deve però dimenticare la nostra storia e la nostra lingua e deve essere radicato nei nostri comuni. Dobbiamo quindi potenziare il nostro sistema d’istruzione e formazione per i futuri insegnanti, perché essi siano in grado di rispondere in modo innovativo alle richieste della nostra Valle, con un occhio di riguardo all’esigenze che provengono dal mercato del lavoro. Abbiamo bisogno di adattare il nostro sistema educativo a questa realtà, garantendo ai giovani Valdostani, una solida istruzione generale di base, ma essere più flessibili per quanto riguarda la formazione che conduce al mondo del lavoro. In questo modo, potremmo rispondere alle aspirazioni professionali ed alle necessità del mercato del lavoro. Infine, va ricordato che il fenomeno della disaffezione e l’abbandono scolastico colpisce con sensibili percentuali anche le nostre scuole. Questi abbandoni sono molto più che problemi personali: sono un problema collettivo, un segnale che ci impone dei ragionamenti sul nostro sistema scolastico e di formazione, e possono rappresentare un ostacolo al nostro sviluppo sociale ed economico sia sulla scena nazionale così come a livello internazionale.
