Europa.. andare a votare…un desiderio, forse una chimera!

Ci stiamo avvicinando a grandi passi all’ Elezioni Europee. In genere, quando ci si avvicina ad un appuntamento elettorale, si cerca di capire se l’Istituzione, in questo caso il Parlamento Europeo, negli ultimi cinque anni, abbia lavorato, come e che risultati abbia raggiunto.

Prima come Valdostano e poi come cittadino, ora anche con una responsabilità politica, mi sento di dire, che mai come ora, l’Europa burocratica e dell’amministrazione sia veramente lontana.

Prendiamo alcuni esempi: il primo, il più clamoroso, la gestione del problema immigrazione, l’unico dato certo è questo: ci hanno lasciato soli! L’Europa, indirizzata dai soliti noti, è stata alla finestra. Poi ci si stupisce, se leader politici, intercettano un malessere diffuso tra la popolazione, e lo gestiscono, come ben sappiamo. 

L’Europa dei vecchi stati nazionali, qualcuno aggiunge dalle radici Cristiane, s’è voltata dall’altra parte… punto.

Vogliamo passare ad un altro argomento, parliamo di montagna e agricoltura. L’agricoltura dei territori montani e quindi della nostra Valle d’Aosta, sconta una politica europea indirizzata verso un agricoltura che premia quella delle grandi pianure europee e dei grandi numeri. Quelle poche provvidenze e  aiuti che sono a favore dei nostri Campagnards, devono sottostare e poi “piegarsi” a complesse norme burocratiche europee, e se a queste aggiungiamo quelle italiane, il pasticcio è fatto.

Vogliamo poi rimarcare, la scarsa difesa messa in atto dall’Europa per difendere i prodotti tipici, il nostro made in Italy agricolo, tra cui la  Fontina. La “pseudoFontina” ora viene prodotta in Olanda per poi trovarla sui negozi di New York..

Per non parlare delle varie politiche della filiera lattiero caesaria, queste politiche costringono i nostri produttori a combattere quotidianamente con prezzi di vendita del latte a dir poco ignobili, per un allevamento non intensivo, come quello valdostano.

Nel prossimo Consiglio Regionale, cercheremo d’individuare un percorso,  una soluzione a quest’annoso problema, ma anche qui incombe l’Europa, con i famosi “de minimis”….In pratica ogni aiuto pubblico non deve falsare la libera concorrenza…Signori, parliamo di un economia, non solo quell’agricola, di una Regione Autonoma che ha solo 126.000 abitanti..

 Per non parlare poi delle norme che regolano e regoleranno la gestione delle nostre risorse idriche, imponendo una liberalizzazione, alquanto discutibile, delle nostre concessioni idroelettriche. 

Al momento non vedo nel panorama politico, una proposta che risponda alle esigenze della VdA. Anche la possibilità di aver un nostro rappresentante al Parlamento Europeo, Brexit o nò sembra che sia venuta meno. E qui  un po’ di mea culpa, anche in Vda dovremmo farlo, non dobbiamo infatti interessarci di Europa, solo alla vigilia dell’Elezioni…

I problemi che ho elencato, sono noti…ma in questi anni si sono ingigantiti e  mai come ora è necessario affrontarli!

Per ora vedo solo un dibattito politico, che ha come obbiettivo principale la politica di casa nostra, tutto è incentrato su: la tenuta del  governo,  il ruolo dei M5S, il futuro del Pd e della destra.

Veramente pochi, anche da noi, stanno affrontando il vero tema in agenda: il cambiamento di quest’Europa della burocrazia e degli egoismi dei vecchi stati nazionali. Speriamo che da qui all’elezioni qualcuno affronti i temi che interessano i Valdostani, da parte mia cercherò di portare il mio modesto contributo.

Questa Europa, non è certo l’Europa dei Popoli a cui il nostro martire E. Chanoux aspirava.

Andare a votare è necessario, ma abbiamo differenti maniere per esprimere il nostro voto, pensiamoci!

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