Stasera abbiamo visto in tv una bellissima puntata di “Meraviglie”, su Rai UNO dedicata al Monte Bianco, la montagna della nostra Valle, patrimonio della nostra Europa, da sempre cerniera tra Valle d’Aosta e Savoia.
Un simbolo della unicità della nostra natura che comincia a risentire degli effetti dei cambiamenti climatici. Lo scioglimento dei suoi ghiacciai, lo scongelamento del permafrost, in conseguenza di una meteo quasi “tropicale” testimoniamo di come questo meraviglioso ambiente sia meritevole di attenzione e di cura.
Proprio stamattina, scorrendo alcuni titoli di giornale, mi sono imbattuto in un articolo, che riassume un saggio, sullo stato dei ghiacciai del mondo, pubblicato ieri 8 aprile, sulla prestigiosa rivista internazionale Nature. Condivido, su queste mie pagine alcuni di questi dati che ho trovato su queste “sentinelle del clima”.
I ghiacciai del mondo, in conseguenza del riscaldamento climatico hanno perso oltre 9,600 miliardi di tonnellate di ghiaccio negli ultimi 50 anni. Da soli, hanno portato ad un innalzamento del livello del mare di 2,7 cm nel periodo , contribuendo dal 25% al 30% dell’incremento complessivo. A livello globale, i ghiacciai perdono circa il triplo del volume di ghiaccio immagazzinato nelle Alpi europee”, ha sottolineato Michael Zemp, autore principale dello studio e glaciologo dell’Università di Zurigo (Svizzera).
Questi sono i numeri dei ghiacciai:
215.000 sono ghiacciai continentali del mondo, al di fuori delle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide, coprono un’area di 706.000 km2 e rappresentano un volume totale di 158.000 km3.
335 MILIARDI
I ghiacciai terrestri hanno perso 335 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno nel decennio 2006-2016. Record di perdite di massa sono detenuti dall’Alaska (-73 gigatonnellate all’anno), l’Artico nord-canadese (-60 Gt), la periferia della Groenlandia (-51 Gt) e le Ande del Sud (-34 Gt) ).
27 MM
I ghiacciai hanno provocato un innalzamento del livello del mare di 27 mm tra il 1961 e il 2016, contribuendo dal 25% al 30% dell’incremento complessivo. Nel decennio 2006-2016, la loro acqua di fusione ha causato un aumento degli oceani di 0,92 mm all’anno.
E’ pertanto necessario che anche la nostra Regione, faccia la sua parte nel mettere in atto, azioni di contrasto ai cambiamenti climatici. E’ infatti, proprio nel nostro splendido territorio, che risiede la ricchezza per la comunità valdostana. Ricchezza che si manifesta in termini paesaggistici, di risorse e di appeal turistico.