Dati Istat calo delle nascite: come affrontarlo. Azioni a favore delle famiglie, della natalità, della qualità della vita.

Gli ultimi dati pubblicati da Istat confermano un fatto negativo, il crollo delle nascite, anche la nostra regione non è immune da questo fenomeno. È necessario fin da subito affrontarlo. Due settimana fa il Consiglio Regionale ha preso l’impegno, entro la fine del 2019, di studiare e di attuare dei provvedimenti a sostegno della natalità e della conciliazione tra i tempi lavorativi e il tempo trascorso in famiglia. Tema a me caro, che si configura come una delle sfide dei prossimi decenni.

Posto che, diciamolo subito, è un argomento che non deve riguardare solo il genere femminile ma la famiglia tutta, quali sono gli aspetti da tenere maggiormente in considerazione nel corso dei lavori delle Commissioni consiliari che se ne occuperanno?

Calo delle nascite: come affrontarlo? Prendiamo esempio dal Sudtirol!

Partendo innanzitutto, come spesso capita, dai dati. Come si può facilmente evincere dal grafico qui sotto (fonte: Ufficio statistiche regione), se le nascite (colonne gialle) nel corso di 10 anni, quindi dal 2007, sono progressivamente diminuite, i decessi (colonne blu) sono altresì aumentati. Le nascite hanno subito, come si nota nel grafico, negli ultimi 3 anni presi in considerazione (dal 2015 al 2017), un drastico calo.

Va da sé che questo dato, seppur riguardante tutti i comuni valdostani, risulta essere particolarmente significativo in riferimento ai piccoli comuni, già a rischio di spopolamento.  

Dopo un’analisi approfondita dei dati e prima di iniziare un ragionamento su possibili soluzioni, diamo uno sguardo anche ad altre regioni alpine. Bolzano è una delle poche provincie in Italia con un saldo positivo in natalità: prendiamo esempio dalle azioni intraprese da queste realtà in questo settore!

Conciliazione tempo lavorativo/tempo famigliare: alcuni spunti

Era già un punto fondamentale nel nostro programma elettorale della passata tornata: l’attuazione di provvedimenti legislativi per la conciliazione tra il lavoro e gli obblighi familiari, con l’obiettivo primario di facilitare le neo-mamme e i neo-papà nella gestione dei primi anni di vita del figlio.

Creiamo un’agenzia per la famiglia, in grado di mettere in campo politiche volte al benessere famigliare e ad incentivare la natalità. Un provvedimento immediatamente attuabile? La creazione di un bonus per i figli in età da 0 a 6 anni per garantire condizioni stabili di vita famigliare nonché la semplificazione dell’accesso agli asili-nido con l’innalzamento dell’ISEE. Studiamo interventi normativi/finanziari per facilitare “lo stare a casa” della neo-mamma o del neo-papà, nei primi anni di vita del figlio.

Un ultimo suggerimento, restringendo il campo ad un aspetto cruciale per i genitori di figli in età scolare: come gestire il tempo dei compiti a casa? Interessante l’idea del ministro dell’educazione francese, che coniando lo slogan DEVOIRS FAITS, ha l’intento di far arrivare a casa i ragazzi con i compiti già fatti, les devoirs faits appunto, attraverso l’istituzione di una sorta di dopo scuola strutturato (un temps d’étude accompagné). Per approfondire il tema, ne ho già parlato qui: https://jeanbarocco.blog/2019/06/11/domani-ultimo-giorno-di-scuola-compiti-a-casa-si-o-no/

Ben venga dunque questo impegno preso dal Consiglio, nella speranza che, e questo diciamocelo tutti, non si concluda solo con un gruppo di studio ma che si concretizzino davvero dei provvedimenti che vadano a migliorare queste criticità!

Per approfondire: intervento completo in Consiglio Regionale

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