STATI GENERALI ECONOMIA: E LA MONTAGNA?

In questi giorni si fa un gran parlare di Stati Generali, a Roma, c’è mezzo mondo: politici nazionali ed europei, studiosi, economisti e varie umanità.

Ho seguito i lavori preparatori, la relazione Colao, i resoconti giornalistici di queste ore e non ho trovato nulla che riguardi la Montagna!

In VdA, si susseguono le prese di posizione sul prossimo disegno di legge elaborato dalla task force voluta dal Presidente Testolin, ma purtroppo, nessuno sta facendo delle riflessioni sul futuro sociale ed economico delle Terre Alte.

Se non lo facciamo in VdA, come la definisce qualcuno, “il cuore delle Alpi” chi lo dovrebbe fare.

Un cuore per funzionare, dev’essere preparato e soprattutto operare in un corpo sano e robusto. In VdA, in questa fase di ripresa, dobbiamo, oltre a studiare, i giusti indennizzi per le categorie economiche più colpite, cercare di creare lavoro e far presente sui tavoli nazionali che la Montagna esiste, deve lavorare e non solo essere considerata un parco divertimenti domenicale.

Lo Stato deve superare la vecchia concezione “Urbanocentrica”, Le Terre Alte esistono, non solo il sabato e la domenica ma tutto l’anno.

Gli Stati generali dell’Economia hanno dimenticato come è fatta l’Italia. Colao ha dimenticato la montagna, i piccoli Comuni, i borghi da vivere. La supponenza di qualcuno ha pensato che “lassù gli ultimi” possono rimanere fuori.

Noi Valdostani ci dobbiamo essere!

Io non ci sto.

I Valdostani non ci stanno. Alziamo la voce, facciamo sentire tutte le voci di chi vuole continuare a vivere le Terre alte e la Valle d’Aosta!

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