PER IL PROGRESSO DELLA NOSTRA VdA DOBBIAMO GARANTIRE ACCESSO A TUTTI I VALDOSTANI ALLA RETE INTERNET #covid19

Quest’argomento è stato sollevato dai giovani che partecipano al CJV 2.0, l’edizione in linea del Conseil des Jeunes Valdôtains, i cui lavori, visti i noti problemi connessi alla pandemia Covid-19, si svolgono a partire da oggi, lunedì 27 luglio, attraverso la piattaforma Zoom. 

Ho partecipato ad alcuni momenti di questa interessante assise, in cui i giovani valdostani e la delegata collegata dal Québec dibattono a distanza e i cui lavori sono trasmessi in streaming sul sito del Consigio, sui canali di televisione digitale, su varie piattaforme social: mai come in questo momento risultano determinanti la connessione alla rete e la possibilità di poter disporre in modo adeguato della banda.

La battaglia contro il Covid-19 ha posto in primo piano la questione del cosiddetto “digital divide”, ossia del divario digitale che caratterizza ancora vaste zone della Montagna italiana. 

In questi ultimi mesi, molte persone hanno concretamente verificato l’impossibilità di collegarsi al web con quei parametri minimi necessari a garantire la fruizione di determinati servizi. Di questi, ne cito solo due: lo smart-working (impossibile da attuare senza collegamento e una certa potenza di banda) e la didattica a distanza (molte famiglie non sono state in grado di fare seguire le lezioni in video conferenza ai propri figli).

Proprio della didattica a distanza stanno discutendo i partecipanti al Conseil des Jeunes Valdôtains, sottolineando le difficoltà di accesso alla rete per seguire i corsi in linea e per molteplici attività sia sociali che lavorative.

É ora necessario lavorare perché tutti  i Valdostani possano fruirne liberamente e garantire un libero accesso alla rete.

Gli studenti, gli imprenditori, gli agricoltori, i valdostani tutti, nei nostri comuni, devono avere le stesse égalités des chances, disporre delle stesse performance di velocità e affidabilità dei centri urbani, in modo da poter essere anch’essi protagonisti di questo nuovo mondo, in questa nuova Europa.

In un momento in cui si continua a parlare di economicità, di efficienza, di efficacia, pochi, anche in Valle d’Aosta, riflettono sulla correlazione e l’influenza che ha la Montagna sui costi delle politiche pubbliche realizzate nelle nostre comunità. 

I costi in Montagna sono maggiori per tanti motivi, legati per lo più alle difficoltà orografiche, alle distanze dai grossi centri di distribuzione, alle condizioni climatiche e ad altri numerosi fattori che non è il caso qui di elencare, ma che noi montanari conosciamo benissimo. 

E sono argomenti  che noi amministratori abbiamo l’obbligo di affrontare e di gestire, perché dobbiamo garantire ai nostri giovani e ai nostri cittadini-montanari gli stessi livelli di democrazia, qualità della vita e pari opportunità di chi vive nelle aree più urbanizzate, dotate di servizi e opportunità economiche. 

Dobbiamo tenere conto del fatto che, come l’acqua e il pane sono beni primari per la vita, oggi l’accesso a Internet ed avere a disposizione banda larga riveste un’importanza prioritaria anche in quanto forma di uguaglianza sociale,égalités des Chances, considerato il suo forte impatto su attività come l’istruzione, la sanità, lo sviluppo economico e la creazione di lavoro.

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