Regionali Vda 2020

Andiamo a votare!

Andiamo a votare!

Rete veloce.

Fibra, velocità, Internet devono arrivare in tutti i comuni, in tutte le case della nostra regione : divario digitale vuol dire divario di democrazia. Impegniamoci affinché questo divario venga colmato!

Ospedale.

Ospedale di Aosta. È ora di decidere! La sanità è uno dei settori più delicati dell’azione pubblica. Durante questa pandemia, che non è purtroppo ancora terminata, ci siamo resi conto, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’importanza, per una regione come la nostra, di avere un ospedale funzionante, moderno ed efficiente, capace di rispondere a uno dei bisogni primari: la salute. In Valle abbiamo un unico ospedale. Da troppi anni la politica si perde in defatiganti discussioni sullo sviluppo del sistema ospedaliero regionale. I Valdostani sono stufi di tante parole e hanno ragione. Io credo che dal giorno dopo le elezioni sarà necessario agire, basta con studi e ulteriori consulenze, affrontiamo questo problema e decidiamo: una volta per tutte!

Sport.

Viva lo sport per tutti! Viva l’attività fisica come prima risorsa per la salute: fisica e mentale. Che sia agonismo o semplice pratica giornaliera amatoriale, diamo valore alle associazioni, alle organizzazioni, agli atleti che operano con e per lo sport. Diamo spazio e risorse a chi dedica il suo tempo per aiutare i ragazzi a praticare lo sport in ogni sua forma. La Valle d’Aosta è una regione sportiva: per natura!

Compiti a casa.

Ci sono Paesi nei quali i compiti a casa non esistono. Ci sono nazioni evolute che danno tempo ai ragazzi per praticare sport, suonare, cantare, divertirsi, stare in famiglia, correre, passeggiare, andare in bicicletta, giocare nei parchi.

Ci sono Paesi che sono più avanti di noi anche grazie a modelli scolastici diversi e più adatti alle esigenze delle famiglie.

È ora di aprire un dialogo, sperimentare nuove formule, dire addio alle lezioni frontali, trovare nuovi modi e maniere per insegnare a ragazzi che vivono il digitale, l’ambiente, la famiglia come prima non era mai stato.

La scuola può cambiare in meglio, in Valle d’Aosta, può farlo subito!

Volontariato.

Molti Valdostani fanno volontariato: dedicano qualche ora del proprio tempo a favore del prossimo!
 
Sono attivi nel soccorso sanitario, operano nella protezione civile, aiutano i parroci nelle parrocchie, sono vigili del fuoco volontari, svolgono con responsabilità, nel silenzio della quotidianità, attività insostituibili; ne abbiamo avuto la prova nel recente confinamento, così come nei giorni terribili dell’alluvione del 2000 e in molte altre occasioni.
 
Per operare sempre meglio e con professionalità, i volontari di tutte le età, hanno necessità di formazione, mezzi e risorse. Un impegno e un attenzione che non mancherò di rispettare se eletto.

Elezione diretta del Presidente.

Al Popolo, sì, il Popolo valdostano, così tanto citato in questo periodo, poco importa se governerà il Signor Rossi o la Signora Bianchi, ma ciò che più conta è che i problemi siano, se non risolti, almeno affrontati: con progettualità e stabilità.

Per fare ciò è necessario ragionare sulle regole del gioco, cosa che vorrei fare se saró eletto. Il nostro Consiglio regionale dovrà elaborare soluzioni istituzionali che garantiscano stabilità per affrontare e risolvere i problemi.
 
L’elezione diretta del Presidente interessa tutti e non è cosa da decidere nelle “oscure stanze” per poter mantenere, in capo ai partiti, quelle stantie e polverose procedure di scelta. La nuova vita della politica non deve essere solo trasparente, il cittadino non deve solo guardare attraverso i vetri, ma deve poter entrare, sedersi, discutere e partecipare.

Famiglie.

Oggi tutti parlano di famiglie: è fin troppo facile. 

La verità che la famiglia richiede approcci multidisciplinari e un’attenzione particolare. Personalmente me ne sono già occupato – vedi link http://www.jeanbarocco.com/2019/06/25/dati-istat-calo-delle-nascite-come-affrontarlo-azioni-a-favore-delle-famiglie-della-natalita-della-qualita-della-vita/ . 

Purtroppo la fine anticipata della legislatura non ha permesso di affrontare il tema in maniera compiuta. Nella prossima, se eletto, su questo tema cercherò di garantire il mio massimo impegno mettendo in pratica, anzitutto, una fase di ascolto sulle necessità effettive che caratterizzano le famiglie valdostane: in città e nei paesi.

Programma Alliance Valdôtaine-StellaAplina-Italiaviva

L’emergenza sanitaria che ha colpito nei mesi scorsi la nostra regione, e che tuttora permane, anche se in misura attenuata, ci ha sicuramente insegnato che le grandi crisi non vanno affrontate in solitudine e che è importante fare squadra, per trovare insieme le migliori soluzioni.

Per questo motivo Alliance Valdôtaine, Stella Alpina, Italia Vivae indipendenti, sono giunti in modo naturale alla decisione di unire le forze per un rilancio e una maggiore efficacia della politica in Valle d’Aosta, costruendo una proposta comune per le elezioni regionali del 20 e del 21 settembre prossimi.

La collaborazione in particolare tra Alliance Valdôtaine e Stella Alpina non è cosa nuova, avendo già condiviso esperienze politiche e precedenti campagne elettorali è la rappresentazione di una concezione condivisa della politica, in quanto servizio reso alla comunità e al territorio di appartenenza, a cui i movimenti si sentono profondamente legati. Non è un caso, infatti, che le stesse forze politiche si presentino in coalizione anche nelle elezioni per il Consiglio comunale di Aosta.

Pur mantenendo le loro peculiarità e le distinte identità, AllianceValdôtaine, Stella Alpina e Italia Viva sono riuscite, senza fatica, a fare sintesi e a valorizzare i punti comuni, in un’ottica di collaborazione e rispetto reciproco. 

In un momento storico in cui in Valle d’Aosta abbondano le scissioni e le frammentazioni del quadro politico che sono la causa principale di uno stato di ingovernabilità costante, questi movimenti hanno fatto una scelta coraggiosa e di più ampio respiro, proponendosi insieme agli elettori, aggregando forze, donne, uomini e idee per una proposta  semplice e di buon senso, il cui messaggio è facilmente comprensibile, tutto giocato in positivo, perché di questo ha bisogno la nostra Regione, tormentata da anni di lotte intestine.

 

Questo programma elettorale è frutto di un lavoro condiviso tra i movimenti politici, i candidati e singoli cittadini che con libertà hanno voluto portarci contributi e proposte. 

Si pone obbiettivi di breve termine, nella consapevolezza che i mesi immediatamente successivi al rinnovo del Consiglio Vallesaranno di cruciale importanza per alcune scelte riguardanti la riallocazione delle risorse e le strade da intraprendere per la valorizzazione di settori strategici per la ripresa post Covid, in primis il sostegno all’imprenditoria locale e il rilancio dell’economia, ma anche in termini di sevizi al cittadino che vanno garantiti nell’ambito sanitario, della scuola e dei servizi alla persona, che nei mesi del lockdown hanno subìto arresti o ritardi forzati. 

 

La battaglia contro il Covid-19 ha posto in primo piano anche criticità legate all’infrastrutturazione informatica, all’innovazione, la questione del cosiddetto “digital divide”, ossia del divario digitale che caratterizza ancora zone della Valle d’Aosta. 

In questi ultimi mesi,molte persone hanno concretamente verificato l’impossibilità di collegarsi al web con quei parametri minimi necessari a garantire la fruizione di determinati servizi e hanno colto l’importanza di questi aspetti in particolare con riferimento allo smart-working e la didattica a distanza.

É ora necessario lavorare perché tutti i Valdostani possano fruirne liberamente e garantire un libero accesso alla rete.

Gli studenti, gli imprenditori, gli agricoltori, i valdostani tutti, nei nostri Comuni, devono avere le stesse égalités des chances, disporre delle stesse performance di velocità e affidabilità dei centri urbani, in modo da poter essere anch’essi protagonisti di questo nuovo mondo, in questa nuova Europa.

Il programma della lista si sostanzia su una nuova visione di Valle d’Aosta, in cui si deve rafforzare il fragile tessuto economico produttivo ponendo al centro l’iniziativa imprenditoriale che la pubblica amministrazione deve sostenere con adeguati processi semplificativi, di digitalizzazione e di sburocratizzazione. 

A questo riguardo è importante avvalersi, a tutti gli effetti, delle prerogative che la nostra specialità offre anche sul piano della fiscalità attraverso l’applicazione della norma di attuazione dello Statuto (D.Lgs.184/2017) per ridurre la pressione fiscale. E’ solo con una valorizzazione delle attività produttive private ed una regione “meno presente” nell’economia che si può garantire un futuro sostenibile e di benessere alla comunità valdostana e nel contempo offrire alle nuove generazioni la possibilità di intravedere nella terra natia il luogo dove affermare le proprie aspirazioni di vita. 

E’ fondamentale quindi affrontare il futuro con progettualità, con interventi e azioni strutturanti sulle quali si possa poggiare il rilancio dell’economia e del lavoro. E’ questa una sfida ambiziosa alla quale non ci si può sottrarre che richiede anche un processo di cambiamento culturale e in cui potranno essere utili le esperienze maturate a livello politico amministrativo negli ultimi anni, consapevoli che non servono promesse né voli pindarici, ma una programmazione strategica con risposte concrete nei singoli settori, inquadrate in una cornice generale, per costruire insieme e per la comunità una Valle d’Aosta produttiva, efficiente e che non lasci indietro nessuno. La nostra regione vive di finanze proprie e quindi è prioritario affiancare alla politica della spesa la politica delle entrate in modo da programmare lo sviluppo e la crescita economica. La pubblica amministrazione deve assoggettarsi ad un processo di riforma importante per erogare servizi nei tempi e nella qualità attesa dai cittadini e imprese. Le legislazione dovrà quindi essere aggiornata e semplificata identificando chiaramente finalità e obiettivi senza lasciare spazio a dubbie interpretazioni.

In particolare si dovrà cogliere la nuova programmazione europea 2021-2027 come un’opportunità utile per una politica di sviluppo sul medio periodo cosi come sarà fondamentale avere un’attitudine nuova e strutturata verso i bandi e finanziamenti europei mediante il rafforzamento dei rapporti con l’Unione europea e della presenza nella sede a Bruxelles. Bandi che devono diventare più accessibili anche alle piccole imprese che compongono il tessuto produttivo valdostano. 

 

Per chiarezza va detto che nello specifico i temi sono stati trattati in ordine alfabetico e che sarà nostra premura e impegno dedicare a ogni tematica il giusto peso in un ragionamento programmatico più complesso e organico che declina il lavoro da fare sui vari settori in priorità e obiettivi di legislatura.

 

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Patois!

No prédzèn Patoué!

Oggi parliamo di Patoué, idioma antico, parlato in quasi tutte le nostre comunità, fatta eccezione per quella germanofona Walser. Questi idiomi, racchiudono in loro storie, culture, modi di essere delle nostre Montagne.

Molti giovani se ne stanno riappropriando come lingua del “cuore”. Non disperdiamo queste forme di espressione dei popoli delle Alpi che sono un grande patrimonio culturale, espressione di una comunità moderna ed europea.

Alpi, alpeggi, bilanci.

Anche quest’anno i mountagnards sono saliti negli alpeggi. Malgrado tutto e con la voglia di non mollare, non arrendersi.

Di sicuro, come per tanti, il 2020 sarà un anno dai colori grigi e dai conti difficili da far quadrare. Certamente il 2020 sarà un anno difficile da chiudere, ma ciò che preoccupa è sicuramente il futuro, in primis il 2021.

Temi come il prezzo del latte, la regolamentazione dei predatori, dei predatori carnivori, la produzione di una sempre migliore Fontina di qualità, e sopratutto la costruzione di un sistema di leggi più semplici con procedure più snelle, deve essere la priorità per il nuovo governo regionale. Di sicuro sarà la mia priorità se sarò eletto.

L’agricoltura deve essere al centro dell’attenzione regionale, nell’interesse di tutta la comunità e della montagna!

Perché mi candido?

Di elezioni regionali, impegno personale, valore della squadra.

Comizi. Tra Covid, lavoro che manca e impegni estivi per le famiglie valdostane, credo che il tempo (e la voglia) per partecipare a un comizio ce l’abbiano in pochi. D’altra parte come si può votare un candidato senza sapere come la pensa e cosa vorrebbe per la Valle d’Aosta? Così ho fatto una scelta e ho deciso di utilizzare Facebook e i social come canale principale per comunicare: con chi non mi conosce, con coloro che già mi conoscono e con chi vuole sapere come la penso. Comunque, essendo un sostenitore del dialogo e dello scambio di idee, se mi scrivi su Messenger sarò ben lieto di approfondire ogni questione e proposta. E poi, social a parte, se avremo la fortuna di incontrarci, meglio ancora!

Brevissima storia personale. Da sempre ho passione per la politica, fin dai tempi del liceo dove ho avuto l’opportunità di conoscere un personaggio come Maria Ida Viglino, che ha segnato la mia formazione. A Lei, faceva riferimento un gruppo di giovani che militavano nella famiglia autonomista con i quali sono entrato in contatto. Grande parte hanno avuto nella mia formazione anche le estati passate in alpeggio ad aiutare mio nonno Lino, dove ho potuto conoscere la dura vita degli arpians. Passo dopo passo ho fatto il mio piccolo percorso: Sindaco di QUART fino al 2018, Presidente del BIM fino al 2010, Presidente Unité des Communes valdôtaines Mont-Émilius, membro del direttivo del Celva e Consigliere regionale nel 2019/2020.

La squadra è tutto. Da Sindaco, ho imparato a coordinare un gruppo di persone che, insieme a me, amministravano il Comune. Insieme a loro ho imparato a risolvere problemi che impattano pesantemente sulla vita quotidiana di ognuno di noi: dalle questioni più semplici del tombino, della luce, del verde pubblico, fino ai dossier più complessi come la costruzione di una scuola nuova, oppure il coordinamento dell’attività delle micro comunità per anziani e gli asili nido. In pratica ho imparato, anche sbagliando e facendo tesoro degli errori, a fare l’amministratore.

Elezioni. Mi candido alle prossime elezioni regionali con tutta la consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno difficili, impegnativi, differenti da ogni altro periodo recente, ma anche fonte di possibili cambiamenti radicali che potranno portare a un futuro nuovo e inimmaginabile, fino a pochi mesi fa, per la nostra regione. Ho ben presente tre parole: umiltà, ascolto, efficacia.

Grazie per la tua attenzione e sostegno.

Mobilità sostenibile

Vi lascio in questo video alcuni spunti di riflessione sulla mobilità sostenibile. Sono messaggi realizzati guardando al positivo e a ciò che ci piacerebbe fare, è stato fatto e sarà da fare per creare e costruire, #per la Valle d’Aosta e la sua gente, attraverso il dialogo e la condivisione. Il filo conduttore? ‼️É la voglia di vedere una Valle d’Aosta sempre più VALLE D’AOSTA!‼️

Inizia la campagna elettorale!

Inizia una nuova competizione elettorale. Un momento importante nella vita della nostra Regione, che sarà determinante per il futuro dei Valdostani. C’è una cosa, prima tra tutte, che mi fa piacere rilevare ed è il gran numero di persone che hanno deciso, per le elezioni Regionali e le Comunali, di mettersi in lista e partecipare attivamente alla vita politica. In un momento delicato come questo, si tratta di un segnale importante che sono contento di poter sottolineare. A tutti questi candidati auguro una campagna intensa e ricca di buone idee per la Valle d’Aosta. Per coloro che sono interessati ai miei progetti per il futuro invece, appuntamento sul territorio: ascolterò le vostre opinioni e avremo modo di confrontarci sulle tante nuove opportunità di crescita che la nostra regione merita. Grazie!