Progettare democraticamente: un importante momento di confronto organizzato dall'ordine degli architetti.

Questa settimana, ho preso parte come rappresentante del CELVA a un’importante iniziativa voluta dall’Ordine regionale degli architetti, dedicata al tema del concorso di progettazione. Ne sono scaturite alcune riflessioni sul ruolo attivo che le amministrazioni, i professionisti e la comunità possono e devono avere per garantire un accesso più equo e trasparente nell’affidamento della progettazione di interventi pubblici.

Lo scorso anno il Comune di Quart ha promosso un’iniziativa dedicata a tutti i cittadini, per capire, in un’ottica di amministrazione partecipata, quali interventi nel settore ambientale, la popolazione ritenesse più interessanti. L’esito forse più positivo di questo sondaggio, al di là dell’intervento prescelto, è stata la risposta della comunità: hanno preso parte alla votazione 750 persone che, in un comune di 4000 abitanti, sono un numero molto importante. Da amministratore, sono infatti sempre più convinto del valore cruciale della partecipazione e dell’ascolto attivo dei cittadini e dei diversi portatori d’interesse.

Tornando al tema del Convegno, ricordo che già nel 2015 il Comune di Quart affrontó il tema della rivitalizzazzione del centro Commerciale Amérique con un concorso d’idee. Vi abbiamo investito molto perchè consideriamo il concorso di progettazione, un elemento sicuramente positivo per rispondere all’esigenze tecniche del bisogno che si vuole soddisfare. Abbiamo inoltre cercato di lavorare sull’autorevolezza della commissione, affinché all’interno della stessa gli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti fossero adeguatamente rappresentati. Abbiamo chiesto poi chiesto, anche agli operatori commerciali dell ‘Amérique di indicarci essi stessi un professionista da inserire nella commissione che doveva valutare gli elaborati, per cogliere i bisogni e le necessità dei portatori di interesse.Anche in questo caso, i progetti pervenuti hanno premiato il nostro sforzo. Tuttavia, ci siamo dovuti fermare nella fase di realizzazione: il momento di crisi economica ha fatto sì che, con la contrazione delle risorse da un lato e i vincoli al bilancio comunale dall’altro, non potessimo proseguire oltre. 

Oggi la prospettiva è seppur di poco migliorata :grazie alla collaborazione con la Regione, 40 milioni di euro di avanzi di amministrazione, ovvero risorse proprie dei Comuni, precedentemente bloccati dal Patto di stabilità, saranno immessi sul mercato e dovranno essere spesi in tempi brevi per investimenti sul territorio.Proprio il fattore tempo, risulta cruciale anche nel concorso di progettazione .

A questo proposito, nell’ambito della cornice prefigurata dalle norme sugli appalti e lavori, ritengo che il concorso di progettazione debba essere riservato agli interventi di un certo spessore ed importanza sia economica che tecnica. Questo perché il concorso di progettazione garantisce con la sua logica di compartecipazione possa rappresentare una risposta corretta: al problema di mettere attorno a un tavolo più professionalità e più specializzazioni.

Senza fermarsi solo alla “città”, ad Aosta, al centro oggi di importanti investimenti nazionali, consideriamo lo sforzo di aprire dei canali di comunicazione tra Amministratori di tutti i Comuni valdostani e i professionisti. Ci sono infatti degli interventi da portare avanti nel nostro territorio che sono molto importanti e che devono necessariamente essere programmati al più presto, e sono anche complessi dal punto di vista tecnico.

In questo contesto, la condivisione delle idee e delle energie è il primo fattore cruciale, ma anche il prezzo deve essere un parametro da valutare con un giusto peso, perché viviamo in una società in cui le risorse – per definizione scarse -non possono essere solo allocate, ma devono essere anche obbligatoriamente gestite bene.

 

Da questo punto di vista, credo che gli enti locali abbiano sviluppato degli impegni virtuosi. Il CELVA con gli ordini professionali ha elaborato nel corso degli ultimi due anni una serie di appuntamenti, come il convegno dedicato alla casa in Valle d’Aosta, concentrandosi sulla qualità del progetto per l’edilizia privata. Abbiamo inoltre redatto congiuntamente un’articolata Carta d’intenti del quale si dovrà far carico il Legislatore, nella prossima legislatura

Questi sono passi che, ritengo, possano dare una vera concretezza ai bisogni di coinvolgimento e democrazia che, in senso più ampio rispetto al tessuto imprenditoriale e professionale, ci chiede a gran voce la nostra comunità valdostana.

 

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