Ida Desandré: n'est plus!

Mentre ieri erano in corso i lavori del Consiglio Regionale, è giunta la notizia della scomparsa della Signora Ida Desandré, partigiana ed ultima testimone delle tristissime vicende della deportazione, nei campi di sterminio voluti ed ideati dalla follia hitleriana.L’ Assemblea, dopo le parole di commemorazione della Presidente Rini che hanno ripercorso la vita e la testimonianza lasciataci da Ida Desandré, ha osservato un minuto di doveroso silenzio ed omaggio.Ho avuto la fortuna di conoscere Ida Desandré, in alcune manifestazioni pubbliche, organizzate dall’ANPI, ed anche durante le manifestazioni di ricordo dei tragici fatti di Trois-Villes di Quart. Mi hanno sempre colpito, i suoi intelligenti, vividi occhi e la Sua determinazione nel testimoniare a noi, quelle tristissime vicende.Fatti che quei suoi vividi occhi ebbero la disgrazia e la forza di registrare nel profondo della Sua memoria.Mi hanno colpito alcuni passaggi fatti in aula dalla Consigliera Chiara Minelli, che conobbe bene Ida Desandré e ne curò anni or sono una biografia pubblicata in un opera dal titolo Storia e storie, che possiamo trovare nelle nostre biblioteche.In questi passaggi, la Consigliera Minelli, ha ricordato l’arrivo della giovane ventiduenne nel campo di concentramento di Ravensbruck. Ida, all’arrivo, rimase colpita dalle piccole casette dei kapò, ornate gentili gerani rossi. Fiori che mi piace pensare, forse rimandavano la memoria di Ida ai gerani dei villaggi natii di Saint-Christophe, ma ben presto, comprese sulla sua pelle che anche questi innocenti fiori sarebbero stati testimoni e vittime della follia nazista.

A noi, il difficile compito, di essere degni della Testimonianza di questa Donna.

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